La pensione di vecchiaia prevede l’accesso con un’età anagrafica di 67 anni, ma è possibile anticipare la pensione di 3 anni.
Infatti, anche nel 2025 sarà possibile accedere alla pensione con tre anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia. Ma per farlo bisogna avere determinati requisiti.
Il nostro sistema previdenziale prevede quattro modi per accedere al pensionamento in anticipo rispetto all’età pensionabile.
Pensione 3 anni prima: 4 modi per lasciare il lavoro
Sono quattro le misure che permettono il pensionamento anticipato. Il primo riguarda la pensionata anticipata in vigore con la riforma Fornero. Questa misura prevede l’accesso con un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 e 10 mesi per gli uomini, a prescindere dall’età anagrafica.
La seconda misura prevede l’accesso con l’APE Sociale, prorogata anche nel 2025. Si accede a questa misura con 63 anni di età e un minimo dai 30 ai 36 anni di contributi. Inoltre, bisogna rientrare in una delle quattro categorie di tutela (disoccupato, caregiver, invalido, mansioni gravose o usuranti).
La terza misura si riferisce all‘Opzione 84, conosciuta come pensione anticipata contributiva che prevede l’accesso con 64 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi. Questa misura prevede un assegno minimo che va da 2,6 a 3 volte il trattamento minimo (nel 2024 è di 614,77 euro).
La quarta opzione non si tratta di una pensione anticipata, ma della possibilità di aumentare il proprio montante contributivo con la “pace contributiva“. Questa misura permette di coprire fino a cinque anni di buchi contributi, con versamenti a rate o in un’unica soluzione a carico del lavoratore. La pace contributiva permette di aumentare il montante contributivo su cui si calcolo l’assegno pensionistico.
Il montante contributivo alto permette di ottenere un assegno più alto. Per capire come si calcola l’assegno pensione, simuliamo l’accesso al pensionamento di un lavoratore dipendente con un reddito annuo di circa 30.000 euro (con versamenti di contributi annuali di circa 10.000 euro).
Se il dipendente ha sempre lavorato, maturando un requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi, quindi un montante contributivo di circa 420mila euro. Uscendo 3 anni prima della pensione di vecchiaia, il suo assegno pensione sarà di circa 1.500 euro al mese.
Il dipendente se ha maturato i contributi per l’APE Sociale, sempre a 64 anni e un montante che va da 300mila a 360mila, può ottenere un assegno di 1.200 euro.
Invece, se decide di uscire con la Quota 84, con solo 20 anni di contributi, l‘assegno finale INPS sarà di circa 700 euro. Ma questa misura richiede un assegno di 1400 e 1600 euro (2,6 e 3 volte il trattamento minimo). Pertanto, il dipendente per aderire a questa misura è costretto a versare minimo 20 anni di contributi. La Quota 84 è una misura complessa e di difficile adesione.