Assegno di Inclusione sospeso a novembre: puoi riceverlo solo se fai subito questo

Brutte notizie per i percettori dell’Assegno di Inclusione: a novembre verrà sospeso! Per evitare la sospensione bisogna fare subito una cosa.

Non sarà un bel mese quello di novembre per tantissime famiglie che resteranno “a bocca asciutta”. Infatti l’Inps ha già comunicato che a novembre non verrà erogata la classica ricarica dell’Assegno di Inclusione. Pertanto migliaia di famiglie resteranno senza quei 500 euro che, per molti, rappresentano l’unica entrata mensile.

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Assegno di Inclusione sospeso a novembre: puoi riceverlo solo se fai subito questo/Francescolive.it

Una situazione davvero drammatica per i percettori del sussidio. La cosa strana è che l’ADI verrà sospeso anche a famiglie che sono in regola con i requisiti richiesti. Ricordiamo, infatti, che per beneficare dell’aiuto di Stato è necessario, principalmente, soddisfare questi due requisiti:

  1. Isee fino a 9360 euro;
  2. almeno un componente del nucleo familiare deve essere non occupabile.

Della categoria dei non occupabili fanno parte i disabili con invalidità pari o superiore al 74%, i minori di 18 anni e le persone che hanno già compiuto 60 anni. Ma ora l’Inps ha comunicato la sospensione anche a chi ha tutti i requisiti in regola. Tuttavia non tutto è perduto: per evitare il blocco del pagamento si può fare una cosa. Ma bisogna farla il prima possibile.

Assegno di Inclusione: se non vuoi perderlo sbrigati a fare questa cosa

Addio all’Assegno di Inclusione a novembre ma forse anche nei mesi successivi. Qualcosa non sta funzionando come preventivato e, dunque, l’Inps ha deciso di sospendere l’erogazione del sussidio. La sospensione colpirà solo alcune famiglie anche se perfettamente in regola con tutti i requisiti richiesti.

portafoglio vuoto
Assegno di Inclusione: se non vuoi perderlo sbrigati a fare questa cosa/Francescolive.it

Come anticipato per ricevere l’Assegno di Inclusione è fondamentale avere un Isee pari o inferiore a 9360 euro e che almeno un componente della famiglia faccia parte – per età o per condizioni di salute – della categoria dei “non occupabili”. Ma non è sufficiente. Infatti è indispensabile anche seguire un iter ben preciso e non saltare nessun passaggio.

Per prima cosa è necessario, ovviamente, fare richiesta all’Inps. Subito dopo bisogna sottoscrivere il PAD, cioè il Patto di Attivazione Digitale. Ma non è ancora finita. Infatti entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Pad, il nucleo familiare deve recarsi presso i Servizi sociali. Chi non lo farà e non rispetterà la scadenza dei 120 giorni si vedrà sospendere il sussidio il quale, tuttavia, tornerà ad essere erogato una volta che i beneficiari andranno dai Servizi sociali.

Inoltre, dopo la prima visita, le famiglie che fruiscono dell’ADI dovranno tornare dai Servizi sociali ogni 90 giorni. Anche in questo caso, coloro che non rispetteranno le scadenze, perderanno temporaneamente il sussidio. Dunque, per evitare il blocco del pagamento dell’ADI, l’unica cosa che si può fare è recarsi il prima possibile ai Servizi sociali anche se non si è stati convocati.

Si ricorda, inoltre, che, per evitare la sospensione del sussidio, se un membro della famiglia inizierà a lavorare e a guadagnare più di 3000 euro lordi all’anno, sarà necessario informare l’Inps della nuova situazione reddituale entro 30 giorni. Altrimenti, anche in questo caso, si perderà il beneficio.

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