Arriva un nuovo assegno da da 850 euro. Ecco chi sono gli aventi diritto e le novità sul pagamento dell’assegno.
Nel 2022 per la prima è stata pubblicata una “mappa della fragilità in Italia” che evidenziava un problema già noto esploso però con particolare forza durante la pandemia di Covid-19. Ci riferiamo all’estrema cagionevolezza di una popolazione sempre più anziana come quella italiana. Nel nostro Paese oltre un over 60 su 5 presenta infatti una fragilità moderata o severa, bisognosa di monitoraggio e assistenza costanti.
Si tratta di un problema che riguarda quasi quattro milioni di persone ed è facile supporre che negli ultimi due anni le cose non siano migliorate, al contrario. Gli italiani si scoprono sempre più vecchi e di conseguenza sempre più fragili e poveri. Sì, perché la fragilità ha un costo in termini di cure, un costo che il nuovo assegno da 850 si propone quantomeno di alleggerire.
Dal primo gennaio 2025 arriva infatti un nuovo bonus di 850 euro mensili. Ne avranno diritto unicamente gli anziani. Il bonus da 850 euro andrà ad aggiungersi all’indennità di accompagnamento, attualmente pari a 531,76 euro. In questo modo i beneficiari potranno ricevere quasi 1.400 euro al mese.
I requisiti per avere il bonus però sono piuttosto stringenti. Parliamo di un assegno di assistenza introdotto a marzo 2024 col Decreto Anziani e destinato agli anziani fragilissimi, utilizzabile unicamente per coprire per le spese di cura e di assistenza. Il bonus partirà a gennaio 2025 e terminerà a dicembre 2026, con una copertura di 500 milioni per due anni.
I requisiti per accedere al bonus destinato agli anziani non autosufficienti sono molto stringenti. Secondo le stime la platea dei potenziali beneficiari dovrebbe aggirarsi intorno a 25 mila persone (molto esigua rispetto ai circa 3,8 milioni di anziani non autosufficienti). Per beneficiare del bonus bisognerà avere almeno 80 anni e un ISEE inferiore a 6 mila euro.
Un altro requisito indispensabile è un livello di bisogno assistenziale gravissimo, che dovrà essere valutato da una commissione specifica dell’Inps. Occorrerà poi essere già titolari dell’indennità di accompagnamento o soddisfare i requisiti per poterla richiedere.
Ricordiamo che l’indennità di accompagnamento viene riconosciuta in caso di invalidità totale, impossibilità permanente di camminare senza accompagnatore o quando serve comunque assistenza nello svolgimento di ogni attività quotidiana. Il bonus da 850 euro potrà essere usato solo per pagare servizi di cura e assistenza (per pagare badanti e assistenti con contratto regolare, ad esempio), pena la revoca del bonus e l’obbligo di restituire le somme ricevute.
Ancora non sono note le modalità per richiedere il bonus. Con ogni probabilità la procedura passerà attraverso l’Inps con domanda per via telematica o tramite Caf e patronati. Servirà probabilmente presentare l’Isee sociosanitario, l’indicatore che permette di accedere a prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per persone non autosufficienti e che può essere richiesto in qualunque momento attraverso la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).
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