Non c’è da stare tranquilli: un nuovo virus ancora più pericoloso del Covid è già arrivato in Italia e si presenta con sintomi stranissimi.
Non abbiamo fatto in tempo a tirare un po’ di respiro per la fine dell’emergenza pandemica legata al Covid, che un altro virus ha già fatto il suo ingresso nel nostro Paese mettendo a rischio non solo la nostra salute ma pure la stabilità degli ospedali. Già perché, a quanto pare, questo virus può comportare anche un ricovero d’urgenza.
Questa volta il “nemico” non arriva dalla Cina ma dall’Australia e, pur facendo sempre parte della famiglia dei virus influenzali, si presenta con sintomi stranissimi, talmente strani da aver spiazzato persino i medici che hanno visitato i pazienti. Sintomi strani e anche molto gravi.
Insomma da qui ad un altro stato di emergenza il passo potrebbe essere davvero molto breve secondo gli esperti. Come possiamo difenderci? Lo strumento più efficace – a detta dei medici – resta ancora una volta il vaccino che, forse non potrà impedire al virus di colpirci ma, almeno potrà renderlo meno aggressivo e limitare i danni.
L’incubo del Covid è davvero finito? Il virus è ancora tra noi ma la fase emergenziale grazie al cielo – e agli strumenti messi in campo dalla scienza – è terminata da oltre un anno in tutto il mondo. Tuttavia un altro virus influenzale è già sbarcato in Italia e ha già colpito un uomo che è stato ricoverato d’urgenza con dei sintomi che i medici non avevano mai visto prima.
Il nuovo virus ha preso, banalmente, il nome dal suo Paese di origine e, dunque, è noto già a tutti come influenza australiana. Ha già colpito un uomo di 76 anni che vive a Genova il quale è stato portato d’urgenza al Policlinico San Martino. In ospedale per un’influenza? Già visto che i sintomi erano davvero sconcertanti.
Tutti siamo soliti associare all’influenza sintomi come naso chiuso, tosse, mal di gola, febbre. Ma l’influenza australiana è totalmente diversa e porta anche a perdita della memoria. Questo nuovo virus, infatti, colpisce anche il cervello. A confermarlo è stato il dottor Matteo Bassetti, infettivologo presso il policlinico San Martino. Bassetti, preoccupatissimo, ha spiegato che il 76enne colpito dall’influenza australiana non riusciva a riconoscere neppure la moglie. Inoltre, un altro sintomo importante, è la perdita del gusto.
“Al Policlinico San Martino di Genova abbiamo un primo caso di in un paziente di 76 anni, ricoverato in Infettivologia, che non riusciva neanche a riconoscere la moglie. Tra i primi sintomi ci ha riferito di non sentire il sapore del cibo quando mangiava… questo è virus che colpisce non solo i polmoni, la gola, ma anche il cervello”– le parole dell’esperto che raccomanda a tutti di vaccinarsi il prima possibile per non correre rischi.
Vaccinarsi serve anche a non compromettere la stabilità della sanità pubblica che potrebbe di nuovo essere messa a dura prova da una nuova epidemia: “Se avessimo più casi come questo, o anche encefaliti e interessamento neurologico da influenza, gli ospedali avrebbero un iperafflusso di pazienti e una situazione di difficoltà“- ha concluso Matteo bassetti.
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