Concordato preventivo biennale, di cosa si tratta e perché conviene farlo subito

Cerchiamo di capire nel dettaglio in cosa consiste il Concordato preventivo biennale di cui si parla tanto nelle ultime settimane.

Quando parliamo di tasse pensiamo, per lo più, ai lavoratori dipendenti, alle aliquote Irpef e al taglio del cuneo fiscale. Ma si parla raramente di cosa accade, invece, nel variegato e vasto mondo dei liberi professionisti e delle Partite Iva. Già perché, a differenza di quanto accade per il lavoro da dipendente dove vi è una certa uniformità, quando parliamo di lavoro autonomo, ogni lavoratore rappresenta un mondo a sé.

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Concordato preventivo biennale, di cosa si tratta e perché conviene farlo subito -(foto Ansa)- Francescolive.it

Il Governo di Giorgia Meloni ha deciso d’introdurre una novità importante: il Concordato preventivo biennale. Da settimane ne sentiamo parlare ma pochi hanno capito come funziona e quali sono gli eventuali benefici per chi sceglierà di aderirvi. Il Concordato preventivo biennale si rivolge sia alle Partite Iva a regime ordinario che a quelle a regime forfettario.

Attraverso questo strumento il Governo punta a contrastare in misura più efficace l’evasione e a recuperare, così. le risorse necessarie per abbassare ulteriormente la pressione fiscale per i lavoratori dipendenti. obiettivo dell’Esecutivo, infatti, è portare la seconda aliquota Irpef dal 35 al 33% ed estenderla ai redditi fino a 60.000 euro

Concordato preventivo biennale: come funziona e a chi conviene

Da settimane – se non da mesi – sentiamo parlare di Concordato preventivo biennale ma molti ancora non hanno le idee chiare riguardo a questa novità introdotta dal Governo di Giorgia Meloni. Vediamo di sgomberare il campo da qualche dubbio di troppo e di capire a chi conviene aderire all’accordo preventivo con il Fisco.

fogli calcolatrice tasse
Concordato preventivo biennale: come funziona e a chi conviene/Francescolive.it

In cosa consiste il Concordato preventivo biennale? In parole molto semplici consiste in un accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate in base al quale il contribuente saprà già in anticipo quante tasse dovrà pagare per il 2024 e per il 2025. L’importo da pagare verrà stabilito dall’Agenzia delle Entrate e si baserà su ipotesi di guadagno in base al settore e non si baserà, invece, su quanto il singolo libero professionista guadagnerà effettivamente.

Talvolta le cifre possono anche coincidere ovviamente. Talvolta no in quanto per un libero professionista, a ben vedere, ogni anno è sempre un’incognita e non si può mai sapere quanto si andrà a fatturare. Cosa succede nel caso i guadagni siano superiori a quelli calcolati preventivamente dal Fisco? In base a quanto stabilito dal Governo, per chi aderisce al Concordato biennale preventivo gli eventuali redditi minori o maggiori saranno irrilevanti.

Aderire al Concordato preventivo biennale è una sorta di “scommessa” che può portare in alcuni casi a pagare meno tasse e in altri casi a pagarne di più. A chi conviene aderirvi? La risposta è evidente: a chi ipotizza di guadagnare cifre superiori da quelle calcolate dall’Agenzia delle Entrate per i prossimi due anni.

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