Il bonus disabili con legge 104 consiste in una serie di agevolazioni con una percentuale di invalidità dal 60% all’80%.
La normativa vigente tutela le persone con disabilità attraverso diverse agevolazioni sul lavoro, per le pensioni, bonus economici e sull’imposizione fiscale.
Le agevolazioni riguardano sia i lavoratori disabili che i caregiver (coloro che assistono un familiare disabile con handicap grave).
Nel campo lavorativo il bonus disabili si divide in due agevolazioni significative: i permessi 104 e il congedo straordinario. I permessi consistono in 3 giorni di assenza retribuita per il disabile e per il caregiver.
Il congedo straordinario consiste in due anni di assenza dal lavoro, anche frazionati in giorni, per assistere il familiare con handicap grave. Il congedo straordinario è retribuito e coperto da contribuzione figurativa INPS, valida per la pensione. Inoltre i lavoratori caregiver sono esonerati dai turni di notte.
Con un’invalidità al 60% gli invalidi hanno diritto al collocamento mirato e non possono essere trasferiti da una sede di lavoro all’altra, senza la loro autorizzazione.
Le agevolazioni investono anche il sistema previdenziale, infatti, possono accedere con almeno al 74% di invalidità alla pensione anticipata: APE sociale con 63 anni e 5 mesi di età e 30 anni di contributi; la Quota 41 con 41 anni di contributi di cui almeno 12 mesi versati prima del diciannovesimo anno di età, non è previsto il limite di età; Opzione donna con 35 anni di contributi e 61 anni di età (l’età pensionabile si riduce di un anno per un figlio e di due anni per due e più figli). Quest’ultima misura risulta molto penalizzante per le donne che hanno avuto una vita lavorativa discontinua, perché la pensione è calcolata con il sistema contributivo
Infine, per la pensione di vecchia per invalidità serve una percentuale dell’80% che permette l’uscita dal lavoro a 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini, con 20 anni di contributi.
La normativa prevede delle agevolazioni economiche con un’invalidità tra il 74% e il 99% con una pensione di invalidità dei 333,33 euro al mese. Invece, con un’invalidità al 100% si può ricevere l’invalidità totale che varia tra 333,33 euro a 704 euro in base al reddito personale del richiedente. Per coloro che oltre all’invalidità al 100% hanno anche un handicap grave (ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3) possono ricevere l’assegno di accompagnamento, nel 2024 è di 525 euro al mese. Per handicap grave si intende l’impossibilità di compiere atti di vita quotidiana senza l’assistenza di un accompagnatore.
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