Per il 2025 pare che sia prevista una novità epocale per il bonus mamme. Si estenderà anche a chi lavora in partita IVA.
Uno degli aspetti più criticati dell’agevolazione per le madri lavoratrici è sempre stato il fatto di essere limitato alle dipendenti, sia part time che full time. Eppure quella delle libere professioniste è una categoria che ha meno certezze rispetto a chi ha un contratto che gli garantisce delle entrate fisse. Poter accedere al bonus mamme quindi rappresenterebbe un aiuto consistente.
Una riflessione che come ha lasciato perplesse molte italiane alla fine si è fatta strada fino al DdL di bilancio per il 2025. Pare infatti che l’anno prossimo finalmente anche le madri che lavorano in partita IVA potranno avere la possibilità di sfruttare uno sgravio fiscale. Ci sarà però una differenza con il bonus mamme classico, in quanto si tratta di una misura sperimentale.
Per il 2024 l’agevolazione è stata limitata alle donne dipendenti del settore pubblico o privato che avessero almeno due figli. In caso il bimbo nasca nel corso dell’anno il bonus si eroga a partire dal mese della nascita del piccolo, e fino al compimento dei dieci anni. Per il 2025 e il 2026 però si sa già che almeno per questa categoria l’agevolazione si assegnerà dalla nascita del terzo figlio.
Cosa prevede il bonus per le mamme con la partita IVA
Il Ddl di bilancio 2025 ha provveduto a stanziare dei fondi pari a 300 milioni di euro per l’estensione dell’agevolazione alle lavoratrici autonome. Si tratterà di un esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali per la vecchiaia, l’invalidità e i superstiti. Come per l’anno corrente rimangono però escluse dal bonus le lavoratrici domestiche, ossia le colf e le badanti.
Per beneficiare di questo nuovo bonus la famiglia delle lavoratrici autonome deve contare almeno due figli, e la partita IVA deve essere in regime fisso. Tutte le madri che hanno optato per il regime forfettario perciò non avranno la possibilità di presentare domanda. Nessun problema invece per chi riceve reddito d’impresa, sia in contabilità semplificata che di partecipazione.
Come per il 2024 dato che l’agevolazione è prevista anche se si hanno due figli il bonus si eroga fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo. In futuro, e per la precisione a partire dal 2027, le lavoratrici autonome dovranno avere tre figli per poter accedere all’agevolazione, come sarà dall’anno prossimo per le dipendenti.