Non perderti il pagamento dell’Assegno unico del mese di novembre: ecco quali sono le date da segnare per non rinunciare all’agevolazione.
Da marzo 2022, l’Assegno Unico e Universale mira a sostenere economicamente le famiglie con figli a carico. La misura è stata introdotta per sostituire diverse prestazioni precedentemente esistenti, semplificando in questo modo il sistema di agevolazioni pensato le famiglie italiane.
Il beneficio viene erogato mensilmente dall’INPS per i nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni e disabili senza limiti di età. In quanto “universale”, l’Assegno Unico può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con un ISEE superiore alla soglia di 45.574,96 euro.
L’importo assegnato, tuttavia, viene determinato in base all’ISEE eventualmente presentato, dall’età dei figli a carico e da molteplici ulteriori elementi. In particolare, è prevista una quota variabile progressiva da un massimo di 199,4 euro a un minimo di 57 euro.
Assegno Unico e Universale: gli accrediti di novembre
L’INPS ha recentemente comunicato le date dei prossimi pagamenti del secondo semestre del 2024 per l’Assegno Unico e Universale. L’accredito è in arrivo intorno alla metà del mese di novembre e verrà distribuito tra le giornate del 18,19 e 20 del mese per i nuclei familiari i quali non sono intervenute modifiche. Per gli assegni che hanno subito modifiche rispetto al mese precedente, invece, i pagamenti verrano erogati nel corso degli ultimi giorni di novembre.
Le famiglie che stanno aspettando di ricevere il primo pagamento, invece, vedranno l’importo accreditato dall’INPS alla fine del mese successivo a quello di prestazione della domanda. L’INPS ha recentemente specificato come le domande di assegno unico e universale per i figli a carico, non saranno soggette ad onere di prestazione con cadenza annuale. Le domande già presentate, infatti, valgono anche per le annualità successive a quelle della prestazione.
Pertanto, per ricevere l’assegno unico, non occorrerà presentare una nuova domanda, fermo restando i casi per cui quest’ultima non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. Nel caso in cui sia necessario modificare alcuni dati ISEE presenti sulla precedente domanda, è necessario avvertire prontamente l’INPS per evitare ritardi nei pagamenti. Il nucleo familiare dovrà presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata. In assenza di ISEE, infatti, l’importo dell’assegno unico verrà calcolato in ritardo, con riferimento agli importi minimi previsti dalla misura.