Quando lasciamo accesi questi apparecchi elettronici non ci aspettiamo che siano dei veri e propri “avvoltoi energetici”, eppure conviene spegnerli subito.
Il consumo di energia elettrica in casa avviene sia in maniera attiva che in maniera passiva. Nel primo caso stiamo attivamente utilizzando degli elettrodomestici, molti dei quali tendono a consumare parecchia energia.
Pensiamo ad esempio al forno o alla friggitrice ad aria, pensiamo a quando ci facciamo un tè o una tisana usando il bollitore, oppure a quando facciamo lavatrici e lavastoviglie, o a quando stiriamo i panni. Gli elettrodomestici dotati di resistenze, infatti, sono parecchio dispendiosi da un punto di vista energetico.
Vi è poi tutta un’altra serie di apparecchi elettronici che, pur consumando meno energia, possono portare la bolletta a salire. Ciò avviene anche con quegli apparecchi che spesso lasciamo in funzione anche inavvertitamente, ad esempio una console per videogiochi, un ventilatore d’estate in una stanza in cui non c’è nessuno da rinfrescare, lampadine accese in giro per la casa o pc lasciati in funzione.
E cosa succede quando i consumi di tutti questi piccoli apparecchi (il cui consumo individuale annuo è abbastanza trascurabile) si sommano in bolletta? Succede che ci ritroviamo a pagare una cifra che potrebbe essere ridotta anche solo spegnendo gli apparecchi che stiamo per elencarvi.
Una console per videogiochi è perennemente connessa a internet e se lasciata accesa può portare a consumi extra di circa 25 euro all’anno. Il desktop di un computer fisso in stand by (e non spento) può farci spendere circa 15 euro in più all’anno, mentre un portatile circa 10 euro all’anno. Anche gli smart speaker, connessi agli assistenti digitali domestici, possono comportare consumi extra di circa 10 euro.
Passiamo ora a qualche macro-elettrodomestico. Ad esempio asciugatrice, lavatrice e lavastoviglie. Questi apparecchi, se lasciati in stand by (con tutte quelle lucine accese, per intenderci), possono comportare una spesa consistente, che non fa altro che sommarsi a quella del microonde, delle macchinette per il caffè e per i televisori.
Basta fare un giro di notte in casa per accorgersi di quante fonti di luce provengono dai nostri elettrodomestici. Ognuna di quelle lucine può comportare un consumo di energia superfluo. Imparare a staccare la spina, dunque, potrebbe risultare utile da numerosi punti di vista, compreso quello economico!
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