Importantissime novità per milioni di lavoratori per quanto riguarda i fringe benefit. Vediamo cosa cambierà nel 2025.
Dal Parlamento ci arrivano, a poco a poco, le prime informazioni circa i cambiamenti fiscale e previdenziali che il Governo Meloni apporterà con la legge di Bilancio 2025. E tra gli aspetti che maggiormente interessano ai lavoratori, sicuramente primeggia quello dei fringe benefit.
I fringe benefit sono “agevolazioni” che alcune aziende riconoscono ai loro lavoratori dipendenti e che, in qualche misura, consentono loro di risparmiare sullo stipendio. In pratica sono una forma di retribuzione non in soldi ma sotto altre forme che, però, consentono alla fine del mese di risparmiare un mucchio di soldi.
Rientrano nella categoria dei fringe benefit, ad esempio, i buoni per fare la spesa oppure i buoni benzina o, addirittura, alcune aziende pagano le bollette delle utenze domestiche per i loro dipendenti o anche gli alloggi dati gratuitamente per chi viene da altre città. I fringe benefit non vengono tassati ma solo entro una certa soglia che può cambiare di anno in anno.
Milioni di lavoratori aspettano con ansia di sapere che cosa deciderà il Governo Meloni per il 2025 sul fronte dei fringe benefit, agevolazioni che molte aziende riconoscono ai propri dipendenti e che fanno risparmiare un mucchio di soldi ogni mese. Vediamo cosa accadrà il prossimo anno.
Come anticipato i fringe benefit non vengono tassati ma solo entro una certa soglia. Ad esempio nel 2023 la soglia corrispondeva a 258 euro per i lavoratori senza figli e a 3000 euro per i lavoratori con figli. Nel 2024 la situazione è un po’ cambiata e il Governo ha alzato l’asticella per i dipendenti senza figli portandola fino a 1000 euro ma l’ha abbassata a 2000 euro per i dipendenti con figli minori a carico.
Nel 2025 che cosa cambierà? Sul fronte delle soglie di detassazione non cambierà nulla: resteranno pari a 2000 euro per i lavoratori dipendenti con figli minori a carico e a 1000 euro per i dipendenti senza figli. E’ stata introdotta, tuttavia, una novità importante: una maggiorazione degli importi per nuovi assunti che accetteranno di trasferire la propria residenza.
Questo incentivo è stato studiato per favorire le assunzioni e contrastare in ogni modo la disoccupazione che, comunque, continua ad essere piuttosto alta in Italia e soprattutto tra la popolazione più giovane. Non solo: le belle notizie non sono finite. Il Governo di Giorgia Meloni, per il 2025, nonostante l’esiguità delle risorse a disposizione, ha deciso di confermare le agevolazioni fiscali relative ai premi di produttività.
In pratica, per il triennio 2025-2027, verrà mantenuta una tassazione agevolata pari al 5% sui premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori. Un modo efficace per premiare il merito e stimolare a dare sempre il massimo sul lavoro.
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