In che modo è possibile ottenere il Rimborso 730 pure se non hai un lavoro. In che modo è possibile agire per avere questa copertura.
Pure chi non ha un lavoro al momento ed è quindi disoccupato può avere diritto al rimborso 730. A volte può emergere della confusione, soprattutto per coloro che si trovano in situazioni particolari. Proprio come avviene ai disoccupati od a coloro che non hanno un sostituto d’imposta.
Ma per chi dovesse versare in questo stato esistono comunque dei modi per ottenere il rimborso 730 anche senza un soggetto che sostituisca l’imposta. Chi deve presentare la dichiarazione? Se hai percepito la Naspi – l’indennità di disoccupazione – durante l’anno fiscale, potresti dover presentare la dichiarazione dei redditi.
Ciò vale pure se hai anche lavorato e ricevuto uno stipendio, il che significa che avrai due Certificazioni Uniche (CU). Una dal tuo datore di lavoro ed una dall’INPS. In questo caso la legge ti obbliga a presentare il modello 730.
Ma se hai ricevuto solo la disoccupazione non sei obbligato a fare la dichiarazione. Però questo è altamente raccomandato. Presentare il modello ti permette di controllare che le detrazioni applicate all’indennità siano corrette, facilitando così le possibilità di potere percepire a un rimborso.
Come funziona il rimborso 730?
Il rimborso 730 è, in sostanza, la restituzione di imposte pagate in eccesso. Quando compili la tua dichiarazione, puoi includere informazioni relative ai tuoi redditi, detrazioni e crediti d’imposta. Alcuni esempi di spese detraibili includono quelle mediche, gli interessi sul mutuo e le spese scolastiche. Una volta che l’Agenzia delle Entrate ha elaborato la tua dichiarazione, stabilisce se hai diritto a un rimborso o se devi pagare un conguaglio.
Se hai un sostituto d’imposta, come un datore di lavoro, il rimborso ti verrà accreditato direttamente in busta paga. Ma per chi è disoccupato e non ha un sostituto, la situazione è leggermente diversa. Per i disoccupati senza un sostituto, l’Agenzia delle Entrate si occupa direttamente del rimborso. Le tempistiche di accredito però possono essere più lunghe rispetto a chi ha un sostituto.
Di solito i rimborsi vengono erogati tra ottobre e dicembre dell’anno in cui hai presentato il modello 730. Questo ritardo è dovuto ai controlli più approfonditi che l’Agenzia deve effettuare. E se percepisci la Naspi, puoi ricevere il rimborso direttamente sull’indennità. In questo caso l’INPS agisce come sostituto d’imposta, effettuando i conguagli necessari.
Quando compili il modello 730 devi prestare attenzione, soprattutto se non hai un sostituto. Dovrai indicare la lettera “A” nella sezione dei dati del contribuente per segnalare che stai presentando un 730 senza sostituto. Nella sezione relativa al sostituto d’imposta, dovrai barrare l’opzione “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.
Cosa fare per non avere dubbi
In caso di dubbi la cosa migliore da fare è sempre rivolgersi ad un Patronato CAF oppure ad un commercialista. Per ricevere il rimborso, è essenziale fornire il codice IBAN corretto nella dichiarazione.
Se non indichi un IBAN, il rimborso verrà erogato tramite assegno, il che può risultare più scomodo e lento. Puoi sempre richiedere l’accredito del rimborso tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, seguendo il percorso dedicato ai rimborsi.
Puoi controllare lo stato del tuo rimborso accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Se hai difficoltà, puoi contattare direttamente l’ente o recarti in uno dei suoi uffici territoriali. Ma se il rimborso non dovesse arrivare, potrebbero esserci problemi come coordinate bancarie errate o discrepanze nei dati. In tal caso, dovresti presentare un’istanza presso l’ufficio competente.