Chi abita in affitto deve sapere quali spese sono di sua competenza e quali del proprietario. Se si rompe un elettrodomestico chi paga?
Abitare in affitto è una soluzione comoda quando si cambia spesso città o quando non si può richiedere un mutuo alla banca. Comporta, però, una serie di diritti e doveri da spartire con il proprietario di casa.
Il contratto di locazione è un accordo che le parti sottoscrivono quando il proprietario di un immobile lo affitta ad una terza persona, l’inquilino, in cambio di un compenso in denaro. Dal contratto derivano una serie di diritti e doveri sia per il conduttore che per il locatore. Tra gli obblighi del proprietario quello di consegnare all’inquilino la casa in buono stato di manutenzione per permettergli di godere del bene senza disagi.
Dovrà anche mantenerla in questo stato sostenendo le riparazioni di una certa entità e quelle che dipendono da vetustà o da forza maggiore (Codice Civile articolo 1609). In generale, dunque, i grandi interventi sono a carico del locatore mentre i piccoli lavori e gli interventi frutto dell’utilizzo da parte dell’inquilino non lo sono. Sarà quest’ultimo a pagare per realizzarli. Come si inserisce in tutto questo la rottura di un elettrodomestico nella casa in affitto?
Se il proprietario affitta la casa completa di elettrodomestici – frigorifero, lavastoviglie, lavatrice, forno – allora questi devono essere funzionanti ma ad occuparsi della manutenzione ordinaria sarà il conduttore. L’inquilino, dunque, deve provvedere in prima persona alle spese per la piccola manutenzione dovuta all’uso di beni presenti nell’abitazione.
In caso di rottura di un elettrodomestico dovrà pagare il tecnico che procederà con la riparazione a meno che la spesa non possa rientrare nella manutenzione straordinaria con costo significativo. Certo non è facile capire se una spesa è legata ad una manutenzione ordinaria o straordinaria. In generale la distinzione dipende dal valore economico dell’intervento. Se basso allora ci penserà il conduttore, se alto il proprietario.
In caso di vetustà del bene – una lavatrice molto vecchia ad esempio – allora non c’è dubbio che a pagare per l’acquisto di un nuovo elettrodomestico o per la sua riparazione sarà il locatore. Stesso discorso per il caso fortuito – furti, vandalismo, violenti eventi atmosferici. Una scheda elettronica della lavastoviglie bruciata sarà a carico, per esempio, del proprietario di casa perché si tratta di una spesa costosa indipendente dalla volontà e dalle azioni dell’inquilino. Accertando un uso improprio dell’elettrodomestico, invece, sarà proprio il conduttore a pagare il danno.
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